" Quando voi amerete effettivamente ogni realtà, allora comprenderete anche il mistero di Dio nelle cose. Un giorno questo mistero si illuminerà per voi e allora, di giorno in giorno, imparerete a comprenderlo meglio ".

Dostoiewski
(da "I fratelli Karamazov")

"... Questo è il giorno in cui non soltanto riceviamo l'Ostia della vita eterna, ma anche camminiamo con lo sguardo fisso all'Ostia eucaristica, tutti insieme nella processione, che è un simbolo del nostro pellegrinaggio con Cristo nella vita terrena. Camminiamo per le piazze e per le vie delle nostre città, per queste nostre vie sulle quali si svolge normalmente il nostro pellegrinaggio. Là dove, vivendo, lavorando, andando in fretta, noi Lo portiamo nel nascondimento dei nostri cuori, là vogliamo portarLo in processione e mostrarLo a tutti, affinché sappiano che, grazie al Corpo del Signore, tutti hanno e possono avere in sé la vita ".

Papa Giovanni Paolo II
Omelia nella solennità del Corpus Domini,
8 giugno 1980

Introduzione

La presente pubblicazione è il risultato di un lavoro di ricerca sul significato di un momento religioso quale la festa del Corpus Domini. La motivazione principale e la spinta determinante alla sua realizzazione, ci preme sottolinearlo, è stato il desiderio di riconoscere il valore delle radici culturali cristiane della nostra tradizione, contro la sempre più diffusa tendenza a ridurre ogni manifestazione religiosa, espressione di un profondo sentimento popolare cristiano, a puro fatto esteriore.
L'uomo per sua natura, da sempre, va alla ricerca del " perché " delle cose, ma dimentica purtroppo di interrogarsi su alcuni semplici gesti che compie, come appunto quelli propri della tradizione cristiana. Crediamo sia necessario accostarci, al senso di ciò che siamo e di ciò che facciamo per non ridurre la fede ad opinione o peggio ad emotività.
E' una pubblicazione maturata da sola, lasciando crescere quella speranza nata nell'animo di alcuni giovani, che, come molti altri, del mistero del Corpo e del Sangue di Cristo hanno sempre parlato e sentito parlare ma non si erano mai spinti oltre. E' quindi solo un piccolo passo verso la riscoperta di quelle radici che in definitiva costituiscono noi stessi.
Così è nata, e così viene offerta, come stimolo a tutti coloro che vogliono condividere una vera esperienza. Siamo sicuri che né la forma letteraria, né lo stile di esposizione possono modificare il significato ultimo a cui si è guardato: il Dio del mondo, l'Unico, il Creatore, che si è incarnato qui sulla terra e qui, per mezzo dell'Eucaristia, il suo amore vive.

Cooperativa Culturale Anawim
Nepi 1 Giugno 1986