Terra Falisca
Basilica Cattedrale di Nepi
Epigrafi
SUSCIPE TERRA TVO CORPVS DE CORP(ORE) SVM(PTVM) REDDERE QVOD VALEAS VIVIFICANTE (DEO) SP(IRITVS) ASTRA PETIT LETI NIL IVRA NOCE - BVNT CVI VITA ALTERIVS MORS MAGIS IPSAVIA EST EPS SVMMI HOC CLAV - DVNTVR MEMBRA SEPULCHRO QV(I) INNVMERIS SEMP(ER) VIBIT VBIQ(VE) BONIS (E) SVRIEM DAPIB(VS) SVPERABIT FRIGOR(A) BESTE ADQ(VE) ANIMAS MONITIS TEXIT HAB OSTE SACRIS IMPLEB(AT) Q(VE) ACTV QVIDQVID SERMONE DOCEBAT ESSED VT EXEMPLVM MYSTICA VERBA LOQVENS AD CHRISTVM ANGLOS COMBERTIT PIETATE MAGISTRA ADQVIRENS FID(EI) AGMINA GENTE NOBA HIC LABOR HOC STVDIVM HE TIBI CVRA HOC PAST(OR) AGEBAS VT DNO OFFERRES PLVTIM(A) LVCRA GREGIS HISQ(VE) DEI CONSVL FACTVS LETARE TRIVMPHIS NAM MERCEDEM OPERVM IAM SINE FINE TENENS GRATIOVS EPS HOC VENERABILE COM SIT NOMINE CELSII QVI POLO DIGNEM CAT OPTIMI PRO MERITIS BALEATO.

SUSCIPE TERRA

Accogli o terra un corpo tratto dal tuo corpo, sii pronta a restituirlo al soffio vivificante di Dio.
Lo spirito tende agli astri. I diritti della morte non potranno nuocere in alcun modo a colui alla cui vita la morte del corpo apporta nuova vita.
In questo sepolcro sono racchiuse le membra del sommo pontefice (i.e. vescovo). Egli sempre vivrà e dovunque con eterni beni e con banchetti ha superato la fame, e il freddo con la veste.
Ha difeso le anime dal nemico con santi ammonimenti ed ha completato con l'esempio tutto ciò che insegnava con la parola, affinchè egli potesse essere realmente d'esempio pronunciando mistiche parole. Seguendo gli insegnamenti della pietà egli convertì gli Angli al Cristo, acquistando così alla fede una nuova schiera di fedeli. Questa la tua fatica, questo il tuo impegno, questa la tua preoccupazione; tu, o pastore, di questo ti interessavi, che tu potessi offrire al Signore i molti guadagni del gregge. Ora, eletto Console di Dio, rallegrati di questi trionfi, tu che già hai ottenuto la ricompensa per le tue opere.
Il Vescovo Grazioso curò che venisse posta questa veneranda Lapide in nome di Celsio.
Possa egli godere degnamente in cielo la ricompensa per i suoi meriti.

In Nomine Domini Anno Domini millesimo ducentesimo sexagesimo sexto, inditione decima, mense septembri die vigesima, Pontificatus domini Clementis IV pape. Ad honorem omnipotentis Dei et Sancte Dei Genitricis Virginis Marie et beatorum martirum ac pontificum Tholomei et Romani, venerabilis pater et dominus Laurentius episcopus nepesinus consecravit hanc ecclesiam et altare beati Iohannis et sancti Angeli; et altare maius consecrari fecit per dominum Stephanum prenest inum episcopum et aliis pluribus episcopis presentibus. In quo altari requiescunt reliquie beatorum Tholomei et Romani et velum beatae Marie Virginis, de sanguine et planeta sancti Thome cantauriensis archiepiscopi inctinto in corporali, de lana agni resuscitati et de lapide Monti Sinai et de reliquiis sancti Bartholomei et dens sancte Lucie et de ligno Crucis Christi et de Purpura beate virginis Marie et de reliquiis beatorum Petri et Pauli et sancti Clementis pape et de reliquiis sancti Blasii et Calixti et sancti secundi et aliorum sanctorum. In qua dedicatione concessa est indulgentia trium annorum et de tribus quarantenis perpetuo in die dedicationis.
Nel Nome del Signore.
Nell'anno del Signore (10ª indizione) il 29 Settembre, sotto il Pontificato del Papa Clemente IV, in onore di Dio Onnipotente e della Santa Vergine Madre di Dio e dei Beati Martiri e Vescovi Tolomeo e Romano, il venerabile Padre LORENZO Vescovo Nepesino consacrò questa Chiesa e l'altare di S. Giovanni e del Santo Angelo; e fece consacrare l'altare maggiore da STEFANO vescovo di Palestrina e dai numerosi Vescovi presenti.
Nello stesso altare (maggiore) sono state poste le reliquie dei beati Tolomeo e Romano e il velo ella beata Vergine Maria; parte del sangue e della pianeta (veste sacra) di San Tommaso arcivescovo di Canterbury, sangue che era spruzzato nel corporale; parte di lana dell'agnello risorto; un frammento di pietra dal Monte Sinai; reliquie di san Bartolomeo, un dente di Santa Lucia; un frammento del legno della Croce e del mantello di porpora della beata vergine Maria; reliquie dei santi Pietro e paolo e di san Clemente papa; reliquie dei santi Biagio e Calisto, di san Secondo e di altri santi.
Nella stessa Dedicazione è stata concessa l'indulgenza di tré anni e tré quarantene, in perpetuo, nel giorno della Dedicazione.
Q. Veturio figlio di Pompeo Pexus
Luperco Fabiano del Collegio della Virtù
Tribuno Militare per laII volta
Prefetto dei Fabbri
Fidustia - Recia
Madre - Sorella
Eredi per testamento sotto l'Arbitrato
della zia Agrilia
Q.VETURIUS Q F POM. PEXSUS
LUPERCUS FABIANUS EX COLLEGIO
VIRTUTIS TRIB MIL II PRAEFECTUS
FABRUM
FIDUSTIA L F RAECIA M F
MATER SOROR
ARBITRATU AGRILIAE L F
MATERTERAE
EX TESTAMENTO H S
IMP CESARI
L SEPTIMIO SEVERO
PERTINACI AVG
PONTIF MAXIM
TRIB POT II
IMP IIII COS II
PP
NEPESINI OPTIMO
FORTISSIMOQVE PRIN
CIPI SVO DEVOTI
L. Settimio Severo
Pertinace imperatore e
Cesare Augusto, Pontefice
Massimo, tribuno per la II
volta, imperatore per la
IV volta, console per la II
volta a pubbliche spese i
Nepesini al loro forte
e ottimo principe
Obtulit hoc munus tibi vere Virgo Maria
praesul Martinus
coeli
terraeque regina
anno milleno centeno
terque viceno
bis decimo Christi cum termino computo vero
II Vescovo Martino
ha offerto questo dono
a Tè Vergine Maria,
Regina del cielo
e della terra nell'anno
di Cristo 1180
Mattone sulla porta Santa
del Giubileo del 1900