Basilica Cattedrale di Nepi
Il Campanile

L'armonica
e solenne torre campanaria è alta m. 32 con dimensioni di m 6,50 x 6,50.
Era ornata da una svettante cuspide, fino al 20 marzo 1921, quando fu colpita
e distrutta da un fulmine.
L'analisi delle murature del campanile, evidenzia varie riprese con diversi
modi costruttivi.
Nel 1507, dopo che era stata abbattuta la precedente e fatiscente torre saracena,
venne edificato l'attuale campanile, iniziato da mastro Pierino da Caravaggio.
Nel 1511 gli succedette mastro Jacopo Ungarico da Caravaggio.
Nella cella campanaria sono installate tré campane:
La prima misura m. 1,07 di diametro e m. 1 di altezza; è stata fusa in bronzo
nel 1771.
Vi sono raffigurate la Vergine Assunta, i S.S. Tolomeo e Romano e una donna,
con una bandiera in mano.
Vi è la scritta: S/ Nepesine Pentapolis Tuscie Cimine
- Joseph et Nicolaus G. Romani fusor R. C.A. fecerunt.
La seconda campana misura m. 1,00 di diametro
e m. 0,90 di altezza, fusa in bronzo nel 1740 (usando il materiale di
una precedente campana) porta incisi la Madonna col Bambino, i S.S. Tolomeo
e Romano con la palma e il pastorale, l'ostensorio e sotto un rettile (lucertola)
con un ramoscello di verdura in bocca.
La scritta: Opus Sancti Marini Romani - campanam hanc
renovatam B.M. Virgini et SS. Ptholomeo et Romano patronis Canonici dicarunt
mense juli MDCCXL.
La terza misura m. 0,72 di diametro e m. 0,67 d'altezza realizzata in bronzo
nel 1894 fondendone una più antica del 1658. Vi si legge: in
honorem Dei et pro patriae liberatione die festo corporei Christi diffracta
canonicorum cura ex eodem aere iterum conflata.
Porta le figure della Madonna, dei Protettori e della Basilica. Fusa dalla ditta
Lucenti, in Roma.
Il
primo livello in mattoni presenta una somiglianza con le forme e la tecnica
edilizia di derivazione romana, ma essa si distingue dalle murature di età classica
per l'esecuzione meno precisa e rigorosa.
Il modulo 5 oscilla tra 27 e 34 cm, la misura del singolo mattone va dai 21
ai 28 cm per la lunghezza e dai 4,4 ai 4 cm per l'altezza, con un letto di malta
di 2,5 cm.
Per quanto riguarda il colore di quest'ultima e del mattone esso varia in base
alla percentuale dei componenti dell'impasto per la malta e al tipo di argilla
per il laterizio.
Il secondo livello della torre campanaria è caratterizzato da una tessitura
a pietrisco interna, all'esterno è invece rivestito da uno strato di laterizio
dalla trama regolare.
La tessitura del rivestimento esterno è divisa in due fasce orizzontali da una
cornice, caratterizzata da una doppia risega: la prima, a denti di sega, la
seconda a mensole marmoree.
Il rivestimento esterno formato da corsi di soli mattoni legati da strati di
malta, definito opus testaceum, è caratteristico del XII secolo.
L'ultimo livello della torre, come riferisce un documento conservato all'Archivio
di Stato di Viterbo, risale al 1511.
Il campanile perciò risulta essere una struttura palinsesto avente una base
risalente al IX secolo, un primo livello del XII secolo e infine un ultimo livello
di epoca rinascimentale.

